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Pronostici Mondiali Russia 2018: Chi vincerà il gruppo D?

Ora o mai più. Le seconde chance per Lionel Messi in albiceleste si sono esaurite.

Russia 2018 deve consacrarlo definitivamente nel cuore degli argentini. Cocenti delusioni, e una pressione divenuta insostenibile, lo avevano convinto a smettere.

Minaccia, nel tempo, rientrata. L’asso blaugrana ha capito che nella sua luminosa storia fallimenti non sono ammissibili.

Il cammino è subito in salita nel gruppo D. Scoglio duro la Croazia, che pullula di piedi fatati nella zona centrale del campo. Dai Luka Modric agli Ivan Rakitic, il mix di estro e temperamento procurerà seri problemi.

Le simpatie del pubblico neutrale verranno comunque tributate al fenomeno Islanda, almeno in larga parte. New entry assoluta, ha già di recente dato prova che nulla (o quasi) le è precluso.

Ragioni storiche che infondono alla Nigeria la speranza di concludere nelle top 16. Ecco a voi i Pronostici Mondiali del raggruppamento.

Argentina

Rosa

Portieri: Wilfredo Caballero (Chelsea), Franco Armani (River Plate), Nahuel Guzman (Tigres UANL)
Difensori: Gabriel Mercado (Siviglia), Cristian Ansaldi (Torino), Nicolas Otamendi (Manchester City), Federico Fazio (Roma), Marcos Rojo (Manchester United), Nicolas Tagliafico (Ajax), Marcos Acuna (Sporting Clube de Portugal)
Centrocampisti: Javier Mascherano (Hebei Fortune), Eduardio Salvio (Benfica), Lucas Biglia (Milan), Giovani Lo Celso (PSG), Ever Banega (Siviglia), Manuel Lanzini (West Ham), Maximiliano Meza (Independiente), Angel Di Maria (PSG), Cristian Pavon (Boca Juniors)
Attaccanti: Lionel Messi (Barcellona), Paulo Dybala (Juventus), Gonzalo Higuain (Juventus), Sergio Aguero (Manchester City)

Commissario Tecnico: Jorge Sampaoli
Posizione ranking Fifa: 5
Partecipazioni alla Coppa del Mondo: sedici
Miglior risultato: vincitrice nel 1978 e 1986

Atomico. È il primo aggettivo che sovviene scorrendo gli attaccanti. Poker stratosferico, in grado di rinunciare a Mauro Icardi. Almeno così la pensa Jorge Sampaoli: a Russia 2018 ci saranno il duo juventino Paulo Dybala-Gonzalo Higuain e la stella dei ‘Citizens’ Sergio Aguero.

Proposito mantenuto per preservare i delicati equilibri dello spogliatoio. Si imbarcheranno sul traghetto elementi dalla comprovata esperienza. Sergio Romero, Ever Banega, Lucas Biglia e Angel Di María, tra gli altri, troveranno ampio spazio. Per una squadra costruita, su immagine e somiglianza, del proprio numero 10. Nell’auspicio che riesca a ripetere l’impresa di Diego Maradona in Messico.

Il filo conduttore tra Messi e il ‘Pibe de Oro’ è sotto gli occhi di tutti. Entrambi minuti, entrambi mancini ed entrambi geniali nelle loro giocate. Certo è che, fino a quando Leo non ripeterà i successi col Barcellona, verrà sempre considerato inferiore al suo predecessore. Gli ingranaggi dell’intera Selección dovranno però girare a meraviglia. Non come durante le qualificazioni, quando, solo per il rotto della cuffia, si è evitata una drammatica eliminazione.

Lacune riemerse, in tutta la loro veemenza, nell’amichevole al cospetto delle Furie Rosse. Il 6-1 incassato ha creato sconquasso. Destano perlopiù perplessi le distrazioni della difesa. Forse sarebbe meglio serrare gli argini data quanto risulta perforabile. Tuttavia, questa è una mentalità che mal si sposa ai collaudatissimi principi tattici. Gabriel Mercado, Javier Mascherano e Nicolas Otamendi avranno un difficile compito da portare a termine.

Croazia

Rosa

Portieri: Danijel Subasic (Monaco), Lovre Kalinic (Gent), Dominik Livakovic (Dinamo Zagabria)
Difensori: Vedran Corluka (Lokomotiv Mosca), Domagoj Vida (Besiktas), Ivan Strinic (Sampdoria), Dejan Lovren (Liverpool), Sime Vrsaljko (Atletico Madrid), Josip Pivaric (Dynamo Kiev), Tin Jedvaj (Bayer Leverkusen), Matej Mitrović (Club Brugge), Duje Caleta-Car (Red Bull Salisburgo)
Centrocampisti: Luka Modric (Real Madrid), Ivan Rakitic (Barcellona), Mateo Kovacic (Real Madrid), Milan Badelj (Fiorentina), Marcelo Brozovic (Inter), Filip Bradaric (HNK Rijeka), Ivan Perisic (Inter)
Attaccanti: Mario Mandzukic (Juventus), Nikola Kalinic (Milan), Andrej Kramaric (Hoffenheim), Marko Pjaca (Schalke 04), Ante Rebic (Eintracht Francoforte)

Commissario Tecnico: Zlatko Dalic
Posizione ranking Fifa: 18
Partecipazioni alla Coppa del Mondo: quattro
Miglior risultato: terzo posto nel 1998

Le cattive abitudini sono dure a morire. Ne sanno qualcosa i sostenitori della Croazia, passata all’attuale CT Zlatko Dalic poco prima degli spareggi play-off. Nominato ad ottobre, ha guidato con successo i suoi nella doppia sfida con la Grecia.

Luka Modric ha soffiato 32 candeline ed altri titolarissimi andranno a breve sulla trentina. Meriterebbero di ritagliarsi un posto nella storia. Divisioni interne tra dirigenza, squadra e tifosi nuociono tuttavia all’ambiente.

Di primissimo ordine la scelta nella zona nevralgica. Basti pensare a Ivan Rakitic, Mateo Kovacic o ai talenti che giocano nella nostra massima serie Milan Badelj e Ivan Perisic. Responsabilità del reparto d’attacco affidate invece a Mario Mandzukic. Col suo temperamento da leader, ne trarrà benefici positivi il milanista Nikola Kalinic, piombato in una spirale negativa.

Islanda

Rosa

Portieri: Hannes Thor Halldorsson (Randers), Runar Alex Runarsson (Nordsjaelland), Frederik Schram (Roskilde)
Difensori: Birki Mar Saevarsson (Valur), Ragnar Sigurdsson (Rostov), Kari Arnason (Aberdeen), Ari Freyr Skulason (Lokeren), Sverrir Ingi Ingason (Rostov), Hordur Magnusson (Bristol City), Holmar Orn Eyjolfsson (Levski Sofia), Samuel Fridjonsson (Valerenga)
Centrocampisti: Aaron Gunnarsson (Cardiff City), Birkir Bjarnason (Aston Villa), Johann Berg Gudmundsson (Burnley), Emil Hallfredsson (Udinese), Gylfi Sigurdsson (Everton), Rurik Gislason (Sandhausen), Olafur Ingi Skúlason (Karabükspor), Arnor Ingvi Traustason (Malmö)
Attaccanti: Alfred Finnbogason (Augsburg), Jon Dadi Bodvarsson (Reading), Bjorn Bergman Sigurdarson (Rostov), Albert Gudmundsson (PSV)

Commissario Tecnico: Heimir Hallgrimsson
Posizione ranking Fifa: 22
Partecipazioni alla Coppa del Mondo: /
Miglior risultato: /

Scriverà un’altra favola la piccola Islanda? Salutato Lars Lagerback e col cannoniere Kolbeinn Sigthorsson fuori servizio (infortunio), pareva utopistico ripetere l’exploit di Euro 2016.

Guai però a scommetterle contro. Il gruppo ne è uscito più coeso che mai ed ha chiuso in testa al proprio gruppo. Heimir Hallgrimsson, l’unico tecnico in carica, ha stupito in termini di flessibilità tattica. Il modulo base rimane ancora un 4-4-2 lineare, ma, in determinate circostanze, sa ora trasformarsi nel più prudente 4-5-1.

Fortino assai complicato da espugnare. A livello di organico, eccezion fatta per Sigthorsson, scenderanno gli stessi coloro che hanno brillato in Francia. Figura  nei 23 il talento dell’Everton Gylfi Sigurdsson, reduce da un infortunio al ginocchio,

Nigeria

Rosa

Portieri: Ikechukwu Ezenwa (Enyimba), Daniel Akpeyi (Chippa United), Francis Uzoho (Deportivo Fabril)
Difensori: William Troost-Ekong (Bursaspor), Leon Balogun (Mainz), Ola Aina (Hull City), Kenneth Omeruo (Kasimpasa), Brian Idowu (Amkar Perm), Chidozie Awaziem (Nantes), Shehu Abdullahi (Bursaspor), Elderson Echiejile (Cercle Brugge), Tyronne Ebuehi (Den Haag)
Centrocampisti: John Obi Mikel (Tianjin TEDA), Ogenyi Onazi (Trabzonspor), John Ogu (Hapoel Beer Sheva), Wilfred Ndidi (Leicester City), Victor Moses (Chelsea), Alex Iwobi (Arsenal), Oghenekaro Etebo (Las Palmas), JoelObi (Torino), Mikel Agu (Bursaspor)
Attaccanti: Odion Ighalo (Changchun Yatai), Ahmed Musa (CSKA Mosca), Kelechi Iheanacho (Leicester City), Simeon Nwankwo Simy (Crotone)

Commissario Tecnico: Gernot Rohr
Posizione ranking Fifa: 47
Partecipazioni alla Coppa del Mondo: cinque
Miglior risultato: ottavi di finale nel 1994, 1998 e 2014

Ormai ci ha preso gusto a imbattersi nei gironi proibitivi. In un quartetto che comprendeva Algeria, Camerun e Zambia la Nigeria si è qualificata con una giornata d’anticipo, la prima delle africane. Gernot Rohr ha saputo costruire una compagine formidabile nelle ripartenze, coi rapidissimi Victor Moses, Alex Iwobi e Kelechi Iheanacho.

Dirigerà lo spartito John Obi Mikel, capitano ed ex giocatore del Chelsea. In un’intervista alla BBC ha raccontato come si prepara la squadra in vista dell’appuntamento: “Onestamente, nessuno si aspettava potessimo qualificarci ma andremo in Russia. Pensando al gruppo, i pronostici contrari comportano solo benefici. Tolgono la pressione a un gruppo giovane. Giocheremo con umiltà, il che è perfetto”.

In quello che è stato ribattezzato “girone di ferro” non vanno affatto esclusi risultati a sorpresa. La Croazia, se ricompattato, è in grado di chiudere prima. Ciononostante, accordiamo fiducia alla Selección.

Pronostico: Argentina

 

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